
Carlo Infante è changemaker, docente freelance di Performing Media, progettista culturale, fondatore di Urban Experience e dinamizzatore per la resilienza urbana.
Ha diretto, negli anni Ottanta, festival come Scenari dell’Immateriale, ambito in cui s’è sviluppato il videoteatro e le prime sperimentazioni di performing media (nel 1987 La Scena Interattiva).
Ha condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente scuola su RAI3 e Salva con Nome su RAInews24 (nel 2009).
Ha ideato (in occasione delle Olimpiadi Torino 2006) format web, come geoblog (per scrivere storie nelle geografie prima di GoogleMaps), nella tensione creativa di una innovazione sociale agita nel territorio (come con i Performing Media Lab in Salento per La Notte della Taranta, e in Piemonte all’interno di un Bene Confiscato alle Mafie di cui è stato titolare con l’associazione teatron.org). Nel 1996 al Salone del Libro di Torino ha curato il progettoIl Futuro Digitale che ha lanciato il dibattito sulle nuove tecnologie per l’apprendimento e per la Regione Piemonte ha curato i percorsi formativi di Open Innovation. Ha progettato e condotto percorsi di teatro antropologico in India (con il Teatro dell’Iraa), rassegne di videocreazione in Australia (con FILEF e Melbourne Art Festival) ed happening di drammaturgia sonora (con Multirifrazione di Luigi Cinque) in Brasile.
E’ autore, tra l’altro, di Educare on line (1997, Netbook), Imparare giocando(Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment (Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile (Novecentolibri, 2004), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006), Paesaggi umani (bordeaux edizioni 2021) e di molti altri saggi (tra cui Culture Digitali per l‘Enciclopedia Italiana Treccani (Scienza e Tecnica) e innumerevoli articoli per più testate (tra cui NOVA-Sole24ore, L’Unità ). E’ tra i fondatori di Stati Generali dell’Innovazione (con cui nel 2012 nasce il progetto Roma Smart City città resiliente) di cui è stato componente del direttivo.
Dal 2020 conduce il corso su Tecnologie digitali e processi cognitivi a Università Mercatorum e dal 2022 a Sapienza-Università di Roma conduce un corso sul Performing Media. Su di lui è stato scritto il libro-librido Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale (Editoria & Spettacolo, 2022 a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo).
Cammina, esplora, conversa, sollecita sguardo partecipato, apprende continuamente. Si mette in gioco nei walkabout, conversazioni peripatetiche radionomadi “con i piedi per terra e la testa nel cloud” (utilizzando radio e web).